Atti dei convegni (febbraio 2017)

L'ONA contro l'amianto. Nel febbraio 2017, le attività dell'Associazione (convegni, manifestazioni e assistenza), si sono intensificate: è stata richiesta la bonifica e messa in sicurezza dei luoghi di vita e di lavoro (prevenzione primaria), per evitare le esposizioni presenti e future. Per coloro che sono stati esposti è stata richiesta la sorveglianza sanitaria (ricerca scientifica, diagnosi precoce, terapia e cura delle malattie asbesto correlate).  L'Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell'ONA, ha guidato il pull di legali per la tutela dei diritti dei lavoratori esposti e delle vittime. I lavoratori esposti amianto hanno ottenuto significativi risultati con sentenze di condanna dell'INPS all'accredito maggiorazioni contributive ex art. 13, comma 8, L. 257/92.

In caso di danni biologici (mesotelioma, tumori del polmone, asbestosi), le vittime hanno ottenuto che si avviasse il percorso amministrativo per la liquidazione della rendita INAIL, e per l'accredito delle maggiorazioni amianto ex art. 13, comma 7, L. 257/92, e per il risarcimento dei danni a carico del datore di lavoro. In caso di decesso le tutele sono state estese anche ai famigliari (rendita di reversibilità, Fondo Vittime Amianto e risarcimento iure hereditario e iure proprio). 


Chiama il nostro numero verde per ricevere assistenza

Numero verde ONA

Nota: I campi con l'asterisco sono richiesti



Il cuore di amianto della Campania

Il 27 febbraio a Castel Nuovo si è tenuta la conferenza dal nome “Il cuore di amianto della Campania”, organizzata con la collaborazione dell’Osservatorio Nazionale Amianto e l’Unione Sindacale di Base. L'iniziativa è stata lanciata per la tutela della salute pubblica e dell'ambiente. Sono stati riscontrati circa 4.300.000 tonnellate di amianto in Campania. Si esprime dunque un bisogno urgente di bonificare i siti contaminati. Le zone interessate sono la città metropolitana di Napoli, con un particolare focus su Bagnoli e Avellino, dove sorgeva l'Isochimica. Sono necessari urgenti interventi di smaltimento e l'attivazione di programmi di screening su tutta la popolazione.



La Sicilia nell'oblio dell'amianto

A fronte dei dati epidemiologici della Regione Sicilia, questa regione ha il triste record dei casi di cancro di amianto. La città di Gela, Priolo e Siracusa, sono state inserite nella classifica dei 39 siti di interesse nazionale più inquinati d'Europa. I dati relativi alle patologie terminali sono agghiaccianti. Nell'arco temporale di dieci anni si rilevano quasi il 90% percento di aumento dei casi di cancro.

Secondo i dati del RENAM, in Sicilia si rileva un picco massimo di incidenza nell'anno 2013 con 106 casi. La sua stima complessiva nel corso degli anni ha raggiunto i 1.453 casi di vittime amianto con un'incidenza pari al 5,3% del totale nazionale.

L'avv. Bonanni, presidente ONA, è intervenuto in alcuni incontri di sensibilizzazione tenutisi a Gela e Siracusa.

Pensionamento anticipato per i lavoratori esposti all'amianto

La strage invisibile e silenziosa in Sicilia



L'amianto entra nelle scuole

Non sono più tollerate azioni di inefficienza e di approssimazione quando l'amianto entra in case e in edifici scolastici. Sono necessari interventi di risanamento per assicurare un domani migliore alle future generazioni.

A 25 anni dalla Legge 257/92 che in Italia ha stabilito il divieto di estrazione, lavorazione e commercializzazione dei materiali di amianto e contenenti amianto, ce ne sono ancora in circolazione 40 milioni di tonnellate in 50 mila siti. Di amianto si muore e si continuerà a morire.

 

L’Associazione ONA ha censito (per difetto) una stima di 2.400 scuole contaminate dal materiale contente amianto. Gli alunni coinvolti sono più di 352.000 mila. Per non parlare del personale docente e amministrativo, la cui stima arriva 50.000 mila. E’ una statistica allarmante che afferma la presenza di amianto di una scuola su dieci.

Emergono nuove patologie correlate

Il mesotelioma è la più diffusa patologia asbesto correlata che colpisce le cellule del mesotelio, il tessuto che avvolge le membrane seriose degli organi interni. L'Avv. Ezio Bonanni e l'Osservatorio Nazionale Amianto, di cui è Presidente, sostengono tutte le vittime dell'amianto, il cui numero è in forte crescita. Recentemente è stato avviato un censimento esteso a tutte le patologie che lo IARC (International Agency for Research on Cancer) qualifica come correlate.

 

L'avv. Bonanni chiede un incontro con l’Inail per l’aggiornamento dell’attuale elenco. Secondo Iarc 2012, tra le neoplasie causate dall'esposizione all'amianto rientrano anche il cancro alla laringe e alle ovaie, ed, inoltre è stata confermata l’associazione tra esposizione ad amianto e maggiore incidenza di cancro allo stomaco e al colon retto.

L'ONA al tuo fianco

Nelle raffinerie, nelle ferrovie, nelle navi, comprese quelle della Marina Militare Italiana, l'amianto e altri cancerogeni mietono migliaia di vittime. I dati epidemiologici testimoniano di un crescente aumento dei casi di neoplasia, meno della mortalità, grazie ai progressi, in alcuni casi molto limitati dell'oncologia. L'ONA è in prima fila per la prevenzione primaria e per la ricerca scientifica.

Come già evidenziato dall'avv. Ezio Bonanni nel corso dei lavori della Commissione Amianto, istituita dal Ministro 

logo ona

dell'Ambiente Gen. Sergio Costa, il codice degli appalti e altre pastoie burocratiche rallentano le bonifiche amianto.

Per questo saranno approvate nuovi piani di smaltimento attraverso la mappatura di tutto il suolo, abitato e non. Nel frattempo, mentre l'associazione si mobilita in tutti i territori, dalla Sicilia al Friuli Venezia Giulia, dal Piemonte alla Puglia, assistiamo al ritardo nelle bonifiche.


Il danno e la beffa

La Franco Tosi è stata un'azienda dell'industria meccanica attiva nella tecnologia tecnologia dei motori a vapore. Sulla società grava l'accusa di omicidio colposo di 33 lavoratori imprudentemente esposti all'amianto. Nell'aprile del 2015 il giudice della quinta sezione penale del Tribunale di Milano aveva scagionato gli otto imputati ritenendo che, nonostante sia accertata l'inalazione della fibra killer sul posto di lavoro, la vicenda non può essere risolta sul piano penalistico. A due anni di distanza dall'ingiustizia, arriva anche la beffa.

 

Secondo la politica del Tribunale di Milano, le associazioni che si battono per avere giustizia per morte di amianto degli operai, devono procedere solo per cause civili e non penali, altrimenti saranno punite al pagamento delle spese processuali. 

Giustizia è stata fatta

Magra vittoria per le vittime di amianto. La direzione centrale dell’Inps ha comunicato alla sede provinciale di Genova che le certificazioni di esposizione all'amianto devono essere riconosciute a tutti i lavoratori a cui precedentemente erano state revocate dall’Inail.

 

Con questo atto si passa alla piena applicazione della Legge 190 del 2014 riconoscendo il diritto al pensionamento anticipato a tutti i 700 lavoratori cui era stato negato tale diritto. Questo risultato è il frutto della mobilitazione e della dura lotta dei lavoratori e delle associazioni attive per la tutela delle vittime amianto. Prima fra tutte L'ONA, capitanata dal presidente, avv. Ezio Bonanni.

Vittime del dovere

marina militare

Morire per amianto, respirato nelle unità navali della Marina Militare, che rappresenta una della quattro Forze Armate della Repubblica italiana. L'ONA e l'Avv. Ezio Bonanni hanno ottenuto significativi risultati nella tutela di coloro che sono stati esposti a condizioni di rischio, e che hanno subito delle infermità per esposizione ad asbesto. Si intende tutto il personale civile e militare delle Forze Armate e del Dipartimento di Pubblica Sicurezza. L'Osservatorio Nazionale Amianto assiste il personale della Marina Militare per il riconoscimento di causa di servizio e vittima del dovere. Ad oggi sono 206 le patologie asbesto correlate in archivio Contramianto e riferiti a Marina militare e Arsenale di Taranto. Nell'ultimo mese sono stati segnalati altri cinque nuovi casi, e sono tutt'ora in crescita.

fincantieri

Dopo due anni e mezzo di dibattititi, sono stati tutti assolti i sei ex dirigenti dell’Arsenale Triestino San Marco e della Fincantieri. Questi erano accusati di omicidio colposo nell'inchiesta sulla morte dei lavoratori e sono stati assolti con formula piena per non aver commesso il fatto. Uno studio sui cantieri dell’area triestina, monfalconese e veneziana, restituisce un quadro molto pesante per i lavoratori. La sua storia ha tante pagine di infortuni e malattie professionali legate a patologie asbesto correlate.

Fincantieri è una grande azienda italiana, prima in Europa e ne mondo per il settore della cantieristica navale. Sulla società grava l'accusa di omicidio colposo per la morte di dieci operai e gravi lesioni ad altri cinque lavoratori.


Tutela e sostegno per le vittime di amianto

La Regione Lazio promuove politiche di sostegno alle persone esposte all'amianto. Nel 2017 verranno stanziati 100 mila euro per tutte le vittime da esposte, anche per motivi ambientali e familiari. Le politiche di sostegno riguardano soggetti ex esposti, potenzialmente esposti ed esposti all'amianto. I soggetti ex esposti sono quei lavoratori che a qualsiasi titolo hanno manipolato manufatti contenenti amianto.

 

I soggetti potenzialmente esposti riguardano invece lavoratori che sono addetti a operazioni di manipolazione di materiali amianto a fini di bonifica e smaltimento ovvero quei soggetti potenzialmente esposti per motivi ambientali e familiari. Infine, i soggetti esposti sono tutti quei soggetti che in una determinata situazione si sono trovati in condizioni di esposizione superiori a quelle previste. 

Ecco come andare in pensione anticipata

Finalmente il Governo presenta una svolta nell'ambito della tutela dei cittadini disagiati. A breve entrerà in vigore il decreto nazionale "Milleproroghe", uno spiraglio di luce per tutte quelle persone che con l'amianto hanno firmato un contratto di morte. Nasce così il fondo a beneficio per le vittime di amianto e per gli eredi.

 

Ogni persona con malattia causata dall'esposizione all'amianto può accedere al prepensionamento senza limiti di età. I parenti dei lavoratori portuali possono ottenere altrettanti contributi secondo le modalità stabilite dal Ministero del lavoro. L'ONA di Frosinone si congratula con il Governo che ha recepito le richieste più volte formulate, auspicando che il proficuo rapporto continui per affrontare e risolvere i problemi dell'amianto.

Un risarcimento da un milione di euro

Oltre un milione di euro di risarcimento danni: tanto il Tribunale di Venezia ha condannato l’Autorità portuale di Marghera a risarcire un ex lavoratore portuale colpito da mesotelioma la somma di oltre un milione di euro di risarcimento danni.

 

L'insorgenza della malattia è stata, come stabilisce anche il giudice del lavoro, è stata provocata dall'inalazione delle fibre di amianto, che per decenni ha respirato sulle banchine di Porto Marghera dove lavorava, con conseguente responsabilità dell’Autorità portuale di Venezia. La sentenza ha dato luogo ad un record liquidativo per singolo lavoratore.

 

L'Autorità portuale di Marghera potrà presentare un ricorso ma nel frattempo risulta esecutiva.

Non si gioca con l'amianto

L'Eni è una delle raffinerie più note d'Italia ed è ora accusata di omicidio colposo per la morte di alcuni dei suoi dipendenti. I lavoratori sarebbero stati sottoposti a continue esposizioni ad amianto senza alcuna protezione. Sono in tutto trentasei gli imputati, tutti ex manager della globale azienda energetica.

 

Molti operai sono colpiti da patologie asbesto correlate, e sessantatré di loro hanno chiesto di costituirsi parte civile nel processo. L'accusa ha chiesta la costituzione in giudizio dei sessantatré lavoratori, depositando una vasta documentazione medica, ma la richiesta, già contestata da tutti i legali della difesa, dovrà essere vagliata dal giudice.


Home>>Atti dei convegni ONA>>Febbraio 2017